Teatro

ELISABETTA DEVITO INTERPRETE DI 'VISSI PER MARIA' AL TEATRO MANFREDI

ELISABETTA DEVITO INTERPRETE DI 'VISSI PER MARIA' AL TEATRO MANFREDI

Un altro importante tassello si aggiunge al nuovo progetto artistico del teatro Nino Manfredi. SOLE DONNE SOLE, questo il titolo dell’iniziativa che vede otto spettacoli, in scena il lunedì, dei quali sono protagoniste altrettante attrici, tra le più apprezzate del teatro italiano, propone questa volta Elisabetta Di Vito, in “Vissi per Maria”, scritto da Roberto D’Alessandro.

Sotto la regia di Ciro Scalera, Elisabetta De Vito, che il pubblico del Manfredi ha imparato ad amare perché protagonista di numerose performance, interpreta Bruna, fedele governate di Maria Callas.
Bruna ci fa accomodare in un ambiente austero ma intimo, è contenta di vederci, ci offre un thè e dei pasticcini in attesa che Madame rientri. Dal 1953 al 1977 Bruna è stata la sua ombra e come una vestale, ne custodisce la memoria, i ricordi, ci racconta dei suoi successi, del suo amore per la scena, del suo grande senso di disciplina, del suo decisivo incontro con Onassis, il grande amore della sua vita, tragico, intenso, infelice. Il monologo di Bruna sempre più commovente, interrotto dalle aree più belle della Callas, suscita la curiosità dello spettatore che si lascia prendere dal gioco delle confessioni e si ritrova ad essere ospite, nella casa di una leggenda.

La statura artistica di Maria Callas ha diviso il mondo in A.C .e D.C., cioè Avanti Callas e Dopo Callas. La sua capacità d'interpretazione è riuscita a dare un'anima ai personaggi del melodramma. Su di lei, decine di biografie, documentari e molto altro ma questo spettacolo itinerante, attraverso il racconto di Bruna, che rappresenta la semplicità e la quotidianità, "…è un modo per aggiungere", come dice Roberto d'Alessandro autore del testo, "un punto di vista all'immensa eredità che ci ha lasciato. Così ascoltiamo la storia che ci racconta e ci ritroviamo al suo fianco a spiare quasi con vergogna i palpiti di quel cuore, la sua felicità, il suo tormento, tutta la tristezza del mondo. Alla fine il desiderio di vedere entrare dalla porta dalla quale siamo entrati noi, Maria Callas, si fa irresistibile, ma la divina non può entrare, il suo corpo non è più fra noi, anche se lei è ancora in mezzo a noi, lei è un'idea, un mito".

Lo spettacolo ha partecipato al Festival di Avignone dal 2001 al 2004 ed è andato in scena al Teatro dell'Opera di Avignone nelle stagioni 2003 e 2004 e a Parigi al Teatro Les Dechargeurs nel cartellone 2003 con ottimi riscontri di critica e pubblico.